Claudio Leonardi, giornalista professionista dal 11 settembre 2002 (nello stesso giorno, ma anni dopo, è nata mia figlia minore e, l’anno prima, sono state attaccate le Twins Towers. Coincidenze? Sì). Ho scritto di cultura e turismo, ambiente e animali, informatica, film e fumetti. Ho lavorato per Oasis, Quattro Zampe, PC World (ero vice caporedattore), Macworld, Robot, lastampa.it. Ho pubblicato un romanzo dopo essere stato finalista al concorso Io Scrittore (Mauri Spagnol). Ho pubblicato la biografia di un piccolo-grande sacerdote di montagna chiamato Don Fransouä.

Da giovane ero voltairiano e in seguito post-marxista (solo dopo il 1989). Negli anni Novanta è iniziata la mia conversione. Ho fatto tutta la resistenza possibile, mettendo a rischio la mia salute mentale, finché, dopo oltre 25 anni, mi sono rassegnato. La strada è ancora lunga, ma almeno ho una vaga idea del percorso e, soprattutto, so a chi chiedere quando il bivio è mal segnalato.

Amo libri, fumetti, cani (molossi soprattutto), rugby (dagli spalti o in TV), vecchi film in bianco e nero e cinema anni 70, pittura figurativa e musica jazz. Non saprei dire nessuna ragione particolare per cui dovreste leggere il mio blog, ma so che io devo scriverlo: chi incontra un testimone diventa testimone, diceva Elly Wiesel. E poi: bisogna scrivere quello che si vede e soprattutto, più difficile, vedere quello che si vede, diceva Charles Péguy. Fine.